Una Musica Costante - Vikram Seth

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13 Anni 11 Mesi fa - 13 Anni 11 Mesi fa #6215 da notesilenzio
Vikram Seth è nato a Calcutta nel 1952. Dopo aver studiato economia alla Stanford University, ha effettuato numerosi viaggi, trascorrendo lunghi periodi in Inghilterra, California, India e Cina. Prima del Ragazzo giusto (1993), il romanzo che lo ha imposto all’attenzione della critica e del pubblico internazionali, ha pubblicato Autostop per l’Himalaya (1983), che descrive l’avventuroso viaggio compiuto da Nanchino a Dehli, passando per il Tibet, e che ha ricevuto il Thomas Cook Travel Award, e The Golden Gate (1986), romanzo in versi concepito come un omaggio all’Evgenij Onegin di Puškin.

Il protagonista del libro "Una Musica Costante " è Michael, un violinista affermato che decide di suonare in un gruppo e non da solista.
Da qui è possibile capire uno dei capisaldi analizzati dallo scrittore : il rapporto del protagonista con gli altri.
Il suo amore per la musica ...il suo amore per una donna ...
Una storia d'amore credibile e stilisticamente giustificabile,un libro che interagisce con la nostra anima e sviscera le nostre sensazioni più nascoste; Parole che descrivono i concerti,la lettura degli spartiti, poste in modo tale da renderle PERCEBILI al nostro udito,come se fossero "REALMENTE" intorno a noi.
A me è piaciuto tanto..io AMO LA MUSICA ed AMO L'AMORE,ma non la banalità e per quanto questa storia possa esser considerata di fondo tale,posso assicurarvi che le parole di Vikram Seth rendono un lettore incapace di staccarsi,anche solo per un minuto, dal libro.


Michael non è proprietario del prezioso violino con cui suona, un Tononi, prestatogli anni prima da una anziana signora sua concittadina, che era stata anche, nonostante l'avversione della sua famiglia, colei che lo aveva spinto agli studi musicali. Il timore di perdere quello strumento così amato, l'ansia di non potersi permettere una sostituzione adeguata, accompagnano molte giornate e molte notti del musicista: quando si ama e si sa che l'oggetto amato appartiene a un altro, l'angoscia supera il godimento che da quello proviene. Ma se questo è vero per il violino, in un certo senso lo è anche per la donna che Michael ama, Julia. Fuggito da lei dieci anni prima, quando entrambi erano ancora molto giovani, e dopo averla rimpianta e amata a distanza a lungo, senza avere più sue notizie, e non avendola più incontrata, la rivede: un incontro in camerino dopo un concerto, un appuntamento, l'amore che riprende tutto il suo vigore. Ma Julia è sposata, ha un figlio, una vita serena, un grande problema che la tormenta. Anche lei è musicista, una pianista, ma da qualche anno è diventata sorda, dramma tenuto rigorosamente segreto, perché la sua carriera non venga compromessa, a prezzo di grandi sacrifici e rigore. L'amore riprende per un breve periodo il sopravvento sulla saggezza, la riflessività e la conquistata serenità.
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