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Poesia

Categoria: Frasi
309 messaggi 97.458 visualizzazioni

Ospite

Utente ospite
#1 Re:Poesia
27 settembre 2009 alle ore 19:12
(16 anni fa)
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e' infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità. P. Neruda
Messaggio #1
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LaDea

Reg: aprile 2009
Messaggi: 2199
Ultima: 11 anni fa
#2 Re:Poesia
27 settembre 2009 alle ore 20:35
(16 anni fa)
Da lontani misteri... venuti o da storie dipinte dal cielo - del mondo sembra la fine - tra bruni colori e lampi abbaglianti sullo scoglio di un mare avvolgente abbracciati... l'infinito ci prende. E mentre il sogno al reale s'arrende velata te ne vai tra le onde della vita. Di te solo mi resta... una rosa appassita. Ma seppur mesta al mio dolore... resisti felice è il mio cuore di sapere che esisti.
Messaggio #2
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LaDea

Reg: aprile 2009
Messaggi: 2199
Ultima: 11 anni fa
#3 Re:Poesia
27 settembre 2009 alle ore 21:35
(16 anni fa)
Tempo che aspetta te e nessun altro, dolce tempo, impaziente tempo. Tempo che aspetta il tuo sorriso, la tua voce...tempo di ascoltarti. Tempo di tenerti qui, con me, tempo di amarti. Tempo di posare le mie mani sul tuo cuore, tempo di svegliarti. Tempo di lasciarti andare e poi ritrovarti,tempo di capirti e poi desiderarti. Tempo troppo tempo prima di ascoltare le tue parole, tempo poco tempo per lasciarle arrivare al mio cuore. Tempo che vola e che mi lasci in attesa... tempo niente altro che il tempo.. di aspettarti.
Messaggio #3
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LaDea

Reg: aprile 2009
Messaggi: 2199
Ultima: 11 anni fa
#4 Re:Poesia
29 settembre 2009 alle ore 18:49
(16 anni fa)
Il più bello dei mari Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto. - Nazim Hikmet
Messaggio #4
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LaDea

Reg: aprile 2009
Messaggi: 2199
Ultima: 11 anni fa
#5 Re:Poesia
30 settembre 2009 alle ore 22:07
(16 anni fa)
A Silvia Silvia, rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale, quando beltà splendea negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, e tu, lieta e pensosa, il limitare di gioventù salivi? Sonavan le quiete stanze, e le vie dintorno, al tuo perpetuo canto, allor che all'opre femminili intenta sedevi, assai contenta di quel vago avvenir che in mente avevi. Era il maggio odoroso: e tu solevi così menare il giorno. Io gli studi leggiadri talor lasciando e le sudate carte, ove il tempo mio primo e di me si spendea la miglior parte, d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte. Lingua mortal non dice quel ch'io sentiva in seno. Che pensieri soavi, che speranze, che cori, o Silvia mia! Quale allor ci apparia la vita umana e il fato! Quando sovviemmi di cotanta speme, un affetto mi preme acerbo e sconsolato, e tornami a doler di mia sventura. O natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? perché di tanto inganni i figli tuoi? Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, da chiuso morbo combattuta e vinta, perivi, o tenerella. E non vedevi il fior degli anni tuoi; non ti molceva il core la dolce lode or delle negre chiome, or degli sguardi innamorati e schivi; né teco le compagne ai dì festivi ragionavan d'amore. Anche peria tra poco la speranza mia dolce: agli anni miei anche negaro i fati la giovanezza. Ahi come, come passata sei, cara compagna dell'età mia nova, mia lacrimata speme! Questo è quel mondo? questi i diletti, l'amor, l'opre, gli eventi onde cotanto ragionammo insieme? questa la sorte dell'umane genti? All'apparir del vero tu, misera, cadesti: e con la mano la fredda morte ed una tomba ignuda mostravi di lontano. - Giacomo Leopardi
Messaggio #5
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LaDea

Reg: aprile 2009
Messaggi: 2199
Ultima: 11 anni fa
#6 Re:Poesia
1 ottobre 2009 alle ore 21:45
(16 anni fa)
QUANTE VOLTE Quante volte mi sento inutile, quante volte mi immergo in un mare di lacrime e non voglio tornare più su… Quante volte vorrei lanciarmi da un ponte e morire tra quelle acque a me tanto care… Quante volte penso a tutti quegli amori buttati al vento e nemmeno io so il perché… "Quante volte": solo parole che mai cesseranno d'esistere.
Messaggio #6
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rugiada

Reg: settembre 2009
Messaggi: 62
Ultima: 10 anni fa
#7 Re:Poesia
1 ottobre 2009 alle ore 22:21
(16 anni fa)
Oggi scrivo per l'umanità: ANIME IN PENA Occhi scavati sguardi spenti mani protse. Una goccia d'acqua un chicco di grano un fazzoletto pulito. Terra arida Terra secca Terra in guerra. Perché crescono armi e non fiori ?
Messaggio #7
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LaDea

Reg: aprile 2009
Messaggi: 2199
Ultima: 11 anni fa
#8 Re:Poesia
2 ottobre 2009 alle ore 21:50
(16 anni fa)
E’ sempre presto per l’ultimo viaggio, impavida l’hai affrontato. Noi non siamo migliori per essere rimasti, ma solo incoscienti. Possa la tua essenza librarsi libera nell’aria, nei boschi, sui mari e nei cieli rossastri. Quando rugiada tornerai o, semplice soffio, vibra ancora un istante, l’istante che racchiuderà una nostra consapevolezza. L’avorio velo, in adagio, non ha colpa. Le gentili pieghe della stoffa son proprie tue. Il respiro non serve e… sei ancora. La stessa luce che ti cerca non è più luce, i riflessi non riflettono e l’aria non capisce. Donati ancora, riequilibra le leggi, all’interno di quel mondo anche nostro che solo per una manciata di probabilità non conosciamo ancora.
Messaggio #8
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rugiada

Reg: settembre 2009
Messaggi: 62
Ultima: 10 anni fa
#9 Re:Poesia
3 ottobre 2009 alle ore 00:26
(16 anni fa)
Che bel pensiero ! Grazie la Dea scrivi davvero bene Ciao
Messaggio #9
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LaDea

Reg: aprile 2009
Messaggi: 2199
Ultima: 11 anni fa
#10 Re:Poesia
3 ottobre 2009 alle ore 17:39
(16 anni fa)
è un piacere leggere le tue poesie rugiada :) ali di cristallo Con ali di cristallo intriso dal buio son rimasto ad aspettare la notte nascondendo alla nostalgia di lei il ricordo di noi e della sua luce mi son coperto galleggiando nel blu di un calice di stelle .
Messaggio #10

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