JUVENTUS

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14 Anni 8 Mesi fa #2285 da DaemonGood
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22 agosto 2009
Ferrara: «Scudetto? Sarà una bella lotta»

La Juventus è pronta a partire. Domenica sera arriva il Chievo per la prima giornata di campionato e Ciro Ferrara guiderà i suoi uomini nella nuova avventura. Il tecnico, già lo scorso anno, nelle ultime due giornate aveva preso in mano la situazione, ma certo, le emozioni che vive ora sono diverse:
«Ho avuto il tempo di metabolizzare il nuovo ruolo e preparare nel miglior modo possibile l’inizio del campionato. Certo, Inizio dalla prima giornata il mio primo campionato da allenatore, sono alla terza panchina in serie A e quindi le emozioni sono forti. Quella della stagione scorsa era una situazione meno difficile se vogliamo, perché mancavano solo due partite. Qui c’è invece un campionato intero da affrontare, una stagione lunga e le aspettative sono altissime. Di conseguenza anche le responsabilità sono diverse rispetto allo scorso anno».
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La Juventus parte con circondata da grandi aspettative, un fatto che non dispiace a Ferrara: «Si è creato intorno alla squadra il giusto entusiasmo per affrontare la stagione, ma allo stesso tempo teniamo le antenne dritte, perché sappiamo che la critica e i tifosi si sono resi conto che ci sono potenzialità enormi e dovremo tirarle fuori insieme. È sempre meglio partire a fari spenti, ma d’altra parte parlando di Juventus, questo non potrà mai avvenire e dunque sono contento così. Non so se le aspettative siano esagerate, ma so che quando si crea una situazione del genere, l’allenatore deve essere bravo a gestire l’entusiasmo e a trasmettere ai propri giocatori il fatto che le risposte si debbano dare sul campo. Ci saranno momenti in cui troveremo maggiori difficoltà e dovremo mantenere il giusto equilibrio tra le aspettative e la realtà delle cose».

In questi mesi Ferrara ha lavorato molto anche sulla testa dei giocatori, cercando di trasmettere convinzione ed entusiasmo: «Cerco di trasmettere la mentalità vincente, prendendo spunto dalla mia storia calcistica, che mi ha portato a giocare in due società, Napoli e Juve, che lottavano per il vertice. Questa mentalità arriva però dal lavoro quotidiano e dalle partite. La Juventus dev’essere una squadra che non ci sta mai a perdere e quando tutto il gruppo avrà acquisito questo atteggiamento, allora si potrà parlare di mentalità vincente. L’intensità negli allenamenti è fondamentale e poi lavoriamo sull’autostima, cercando di far campire che dobbiamo tornare a vincere. Una parola per volta, tutti i giorni, cerchiamo di farlo capire».

La mentalità vincente arriva anche grazie ai successi. Ferrara lo ha ripetuto per tutto il precampionato e ora che si inizia a fare sul serio, il concetto assume un valore ancora maggiore. Domenica sera contro il Chievo però non sarà facile: « Non basta battere le grandi. Il campionato molto spesso te lo giochi con formazioni sulla carta meno titolate. Domenica affronteremo una squadra che non mi lascia per niente tranquillo, anche per l’esperienza negativa dell’anno scorso. I nostri avversari saranno corti, rapidi e queste sono le caratteristiche da temere, oltre a Pellissier, la loro punta di diamante, che sa attaccare bene gli spazi e tenere sotto pressione la difesa. Dovremo cercare di limitarlo ed essere molto concentrati, perché non si può sbagliare la prima di campionato in casa nostra. Loro sono ben organizzati, bravi nelle ripartenze, hanno giocatori di qualità e quantità. Sono sicuro che l’amico Mimmo Di Carlo verrà a giocarsi la partita».

La Juventus dovrà far fronte a qualche assenza pesante, ma questo non spaventa il tecnico bianconero: «Ci sono assenze, è vero, ma proprio queste mi hanno fatto capire di avere una squadra importante, perché, nonostante tutto, mi pare che il precampionato abbia dato risposte positive, tranne che in una circostanza , contro il Villareal».

Gli uomini sono contati soprattutto a centrocampo, dove si candida per una maglia da titolare Christian Poulsen, qualche settimana fa sul piede di partenza e ora nuovamente utile alla causa: «Prima c’erano situazioni che gli precludevano un inserimento, perché avendo a disposizione sette centrocampisti era difficile per lui ritagliarsi uno spazio. Ci eravamo parlati serenamente e gli avevo fatto capire le mie decisioni. E’ cambiato qualcosa, ma non il modo in cui si è sempre allenato, né il rapporto di stima che c’è sempre stato. Ha sempre mostrato il massimo impegno, nei test è stato uno dei migliori e quando si sono riaperte le porte è stato felice, così come lo sono stato io di avere a disposizione un giocatore che ha vissuto una stagione non esaltante, ma che dovremo aiutare a riscattarsi».

La situazione di Poulsen è cambiata in particolare dopo la partenza di Cristiano Zanetti: « Con Zanetti la situazione è cambiata nel giro di due giorni. Non c’erano state avvisaglie che potessero farci capire che Cristiano aveva intenzione di andarsene. E’ un ottimo giocatore, ma non ho intenzione di tenere giocatori controvoglia. Gli ho detto che la concorrenza era tanta ma che ci sarebbe stato spazio per tutti. Mi sembrava che fosse soddisfatto del discorso, ma poi gli è arrivata l’offerta della Fiorentina…».

Ferrara viene quindi interpellato sulla polemica tra Lippi e Mourinho: « Sapete qual è il rapporto di stima e amicizia che mi lega a Lippi. Credo abbia fatto solo un pronostico e mi auguro chiaramente che abbia ragione. Sono stato sorpreso dalla reazione di Mourinho, per un semplice motivo: perché l’anno scorso Lippi aveva dichiarato che lo scudetto lo avrebbe vinto l’Inter e nessuno ha pensato male. Questo tipo di reazione mi rende ancora più convinto che ci siamo migliorati, forse anche Mourinho lo sta pensando. Lo scudetto? Lo vincerà la squadra più regolare. Sarà una bella lotta e di sicuro ci saremo anche noi».
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14 Anni 7 Mesi fa #2288 da DaemonGood
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22 agosto 2009
Tutto su Juventus-Chievo

Oggi parte il campionato e, come da tradizione, Juventus.com presenta alcune informazioni per seguire con ancora più interesse il match contro il Chievo Verona.

IL CHIEVO IN TRASFERTA
Nella scorsa stagione, il Chievo ha raggiunto la salvezza con una quota relativamente bassa, 38 punti, uno score che in altre stagioni non sarebbe bastato per guadagnare la permanenza in Serie A. Il rendimento in trasferta è stato decisamente positivo, tenendo conto che lontano da Verona i gialloblu hanno ottenuto addirittura più successi (cinque a fronte dei tre casalinghi). A completare il quadro, sei pareggi e otto sconfitte. Un altro dato curioso è che il Chievo in trasferta ha segnato più gol che in casa (20 a 15), ma contemporaneamente ha anche incassato di più (26 a 23).

Ovviamente, tra le grandi imprese del torneo 2008/09 c’è proprio il 3-3 conquistato a Torino grazie alla tripletta di Pellissier. Le affermazioni sono arrivate sui terreni di Udine (0-1), Reggio Calabria (0-1), Bergamo (0-2), Roma sponda laziale (0-3) e Siena (0-2).

I FEDELISSIMI DEL CHIEVO
I giocatori del Chievo che nel campionato 2008/09 hanno registrato il maggior numero di presenze sono ben divisi fra tutti i reparti. In porta Stefano Sorrentino è sceso in campo 32 volte. In difesa il colombiano Yepes ha identico numero di apparizioni e di minutaggio. A centrocampo spiccano con 34 gare disputate Michele Marcolini (e con cinque gol realizzati è il secondo marcatore della squadra), il brasiliano Luciano e Giampiero Pinzi, la vera invenzione tattica di Mimmo Di Carlo, che lo ha inventato come trequartista (un giocatore interessante e scorbutico, come denotano i 12 cartellini gialli e uno rosso collezionati nella stagione). Infine, in attacco, il recordman per eccellenza, Sergio Pellissier, autore di 13 realizzazioni e 38 partite su 38 disputate in un campionato per lui indimenticabile, che lo ha visto premiato con la prima convocazione in Nazionale, alla quale lui ha risposto alla grande trovando la via del gol in Italia-Irlanda del Nord 3-0.

I PRECEDENTI STORICI
Sono sei i precedenti tra Juventus e Chievo in campionato. Il 3-3 dell’ultima stagione ha “sporcato” l’en-plein che fino a quel momento i bianconeri avevano registrato negli incontri disputati al Delle Alpi. Gare raramente semplici, come confermò il primo appuntamento nella stagione 2001/02, che rimane il più appassionante della storia. Fu una gara davvero speciale, perché vide le due formazioni affrontarsi alla terza giornata in qualità di uniche capoclassifica. Non solo, i gialloblù si trovarono a sorpresa addirittura sul 2-0 grazie a una doppietta di Marazzina. La reazione degli uomini di Lippi fu però immediata: già alla fine del primo tempo la situazione di parità venne ristabilita grazie a un tiro al volo di Tacchinardi e a un colpo di testa di Tudor. Nella ripresa, fu Marcelo Salas dagli undici metri a regalare alla Juve di Lippi il primato in solitaria.

L’anno successivo la sfida è ancora più avvincente. La Juve scende in campo per onorare la vittoria del suo scudetto numero 27. Il Chievo ha bisogno di punti per conquistare un posto in Uefa, un’impresa che sfugge nonostante una tripletta di Oliver Bierhoff, che non riesce a evitare il ko per 4-3. Nel 2004 è un ex del Verona a procurare un dolore al Chievo: la gara viene infatti decisa da Mauro German Camoranesi dopo 10 minuti e per l’italoargentino, ex dell’Hellas, è una sorta di derby continuo, se è vero che fu proprio lui a determinare il successo del Verona nella prima stracittadina tra i due club.

La stagione successiva anche Fabio Capello conferma la tradizione positiva. Il 3-0 è il divario più netto registrato nella storia dei confronti diretti. Lo firmano Zalayeta, Nedved e Ibrahimovic. Infine, è David Trezeguet a decidere l’incontro del campionato 2005/06 (come stavolta alla prima giornata) con una rete di testa che dopo 36 minuti. Un precedente davvero stimolante, perché fu il primo atto dell’ultimo scudetto bianconero e – anche in quella circostanza – si giocò nel mese di agosto.

LE PARTITE DEL 23 AGOSTO
Per iniziare un campionato è una data insolita e prematura, quella del 23 agosto, tanto è vero che non esistono precedenti per la Juventus. Però non mancano incontri di altre competizioni e i precedenti sono tutti favorevoli ai bianconeri. Il primo risale alla stagione 1981/82 e riguarda la Coppa Italia, con un successo per 3-1 sul campo di Rimini (rete di Bettega e doppietta di Virdis). Stessa manifestazione nel 1987, un altro tris, stavolta sul campo di Lecce, firmato da Mauro, Brio e De Agostini. Due anni dopo è Zavarov a determinare la vittoria in quel di Cagliari con una rete ai supplementari e consente il passaggio del turno nella Coppa Italia che poi vedrà trionfare la Juventus successivamente, in finale con il Milan.

Il 23 agosto 1997 è quello più importante, con la finale di Supercoppa Italiana vinta dalla Juve di Lippi sul Vicenza di Guidolin: 3-0 il punteggio, con un Pippo Inzaghi in rete due volte nella sua gara d’esordio e Antonio Conte ad allargare il divario. Da rimarcare un fatto curioso che lega quel match a quello di oggi. In campo, da giocatori, c’erano sia Ciro Ferrara (in maglia bianconera naturalmente) che Mimmo Di Carlo, capitano dei biancorossi.

Infine, ancora un appuntamento di Coppa Italia nel 2006, con Bojinov e Del Piero protagonisti nel 2-1 di Cesena.
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14 Anni 7 Mesi fa #2290 da DaemonGood
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23 agosto 2009
Questa volta basta Iaquinta

La Juventus parte come voleva e fa 50. Cinquantesima vittoria all’esordio, contro un buon Chievo che conferma subito quanto di buono fatto sotto la gestione Di Carlo.

All’Olimpico ci pensa Vincenzo Iaquinta a decidere l’1-0 finale con un gran colpo di testa al 12’ del primo tempo su pennellata di Diego. L’attaccante riprendere da dove si era fermato: due reti nell’ultima di fine maggio con la Lazio, una decisiva stasera.

Iaquinta stoccatore, ma in copertina vanno anche i nuovi. Per Diego è stata una prima assoluta da protagonista e non solo per l’assist: il brasiliano è subito diventato un idolo. Cannavaro ha ricominciato da protagonista, decisivo in alcune chiusure importanti. Bene anche Amauri che ha colpito un palo nella ripresa. Prima in A per Marrone.

Ferrara continua la striscia. Tre partite, tre vittorie e nessun gol subito. Questa volta più importante delle altre, perché permette di aprire un cammino che si preannuncia lungo e impegnativo. Per tutti. All’esordio, centrano il bersaglio grosso solo il Milan, il Palermo, la Sampdoria e il Genoa. Pareggiano Inter, Fiorentina e Lazio. Cade la Roma, prossima avversaria dei bianconeri in uno dei due big match della seconda giornata, insieme al derby di Milano.

Per la prima di campionato, Ciro Ferrara deve rinunciare a Del Piero, rimasto precauzionalmente a riposo. Il capitano allunga la lista degli indisponibili di cui fanno parte lo squalificato Felipe Melo, gli infortunati Sissoko, Giovinco e Zebina, e Caceres appena rientrato dall’Uruguay.

Il primo undici è formato da Buffon, Grygera, Cannavaro, Chiellini e Salihamidzic in difesa. Tiago, Marchisio e Poulsen a centrocampo, Diego dietro le punte che sono Amauri e Iaquinta.

Il Chievo si presenta all’Olimpico praticamente con la stessa formazione che a inizio aprile aveva fatto l’impresa con il 3-3 finale, quindi con Pellissier davanti a tentare di ripetere la tripletta.

La Juventus parte subito forte, spinta da un Olimpico pieno di entusiasmo. Diego non è solo il maggiormente osservato dal pubblico, ma anche dai difensori del Chievo. Ogni volta che il brasiliano prende palla viene braccato e spesso steso. Tre falli nel primi minuti e Gava deve subito ricorrere al giallo su Rigoni.

Sugli sviluppi dell’azione, Diego pennella in area e Iaquinta apre le danze con un perentorio colpo di testa. Per Vincenzo, l’onore di aprire le marcature dell’anno nuovo dopo aver chiuso quello passato con la doppietta alla Lazio.

E per poco non è nuovamente doppietta. Amauri fugge a sinistra e centra, Iaquinta svetta e Sorrentino respinge con i piedi. Nel frattempo continua il Diego show, applaudito a ogni tocco di palla. Così come Cannavaro, il cui ritorno a Torino è da protagonista assoluto. Il primo tempo si chiude con una serie infinita di corner battuti e un solo gol.

Ripresa. Subito un cambio per Ferrara. Salihamidzic, che aveva chiuso il primo tempo claudicante, lascia il posto a De Ceglie. Nessuna novità per il Chievo che parte più spavaldo alla ricerca del pari. Cannavaro è subito impegnato in un paio di chiusure e Grygera salva un gol quasi fatto con una diagonale perfetta dopo l’incursione di Pellissier.

I veronesi attaccano e i bianconeri rispondono in contropiede. Diego parte da solo, regge a una carica e serve Amauri che col destro colpisce un palo clamoroso. Iniziano i cambi anche per il Chievo. Entrano l’ex Bentivoglio e Granoche.

Ferrara risponde con Marrone al posto di Tiago. Per il centrocampista torinese è l’esordio in Serie A, subito colorato di giallo dopo un intervento falloso a centrocampo. De Paula per Pinzi e Camoranesi per Diego sono le ultime sostituzioni del match. Applausi di tutto l’Olimpico all’uscita del brasiliano, tra i migliori.

Il Chievo ci prova fino alla fine, tentando quanto riuscito ad aprile, ma questa volta Buffon tiene la porta inviolata. Finisce con un 1-0 ch permette ai bianconeri di fare i primi tre punti e andare al comando. In un turno in cui alcune delle rivali – Inter, Fiorentina, Roma e Lazio – non hanno fatto bottino pieno.

E poi sotto con i ricorsi storici. Quattro anni fa, un successo per 1-0 sui veronesi aprì la cavalcata che portò allo Scudetto.

Serie A 2009/10 – 1ª giornata d’andata
Torino, stadio Olimpico
Domenica 23 agosto 2009

JUVENTUS-CHIEVO 1-0 (1-0)
RETI: 12’ pt Iaquinta.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Cannavaro, Chiellini, Salihamidzic (1’ st De Ceglie); Tiago (29’ st Marrone), Poulsen, Marchisio; Diego (41’ st Camoranesi); Iaquinta, Amauri. A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Molinaro, Trezeguet. All. Ferrara.
CHIEVO VERONA: Sorrentino; Frey, Morero, Yepes, Mantovani; Luciano, Rigoni, Marcolini (21’ st Bentivoglio); Pinzi (39’ st De Paula); Pellissier, Bogdani (26’ st Granoche). A disposizione: Squizzi, Mandelli, Malagò, Ariatti. All. Di Carlo.
ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto.
AMMONITI: 11’ pt Rigoni, 13’ pt Poulsen, 13’ pt Pinzi, 24’ st Cannavaro, 30’ st Marrone.
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14 Anni 7 Mesi fa #2308 da DaemonGood
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Juventu-chievo

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14 Anni 7 Mesi fa - 14 Anni 7 Mesi fa #2376 da DaemonGood
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27 agosto 2009
Champions: ecco il girone!

Bayern Monaco, Bordeaux, Maccabi Haifa: questo ha decretato l’urna di Montecarlo dove si è svolto il sorteggio della fase a girone della Champions League 2009/10.

I bianconeri sono finiti nel Gruppo A. Prima sfida martedì 15 settembre in casa contro il Bordeaux.

Ecco la composizione di tutti gli otto gironi

GIRONE A
Bayern Monaco
JUVENTUS
Bordeaux
Maccabi Haifa

GIRONE B
Manchester United
CSKA Mosca
Besiktas
Wolfsburg

GRUPPO C
Milan
Real Madrid
Marsiglia
Zurigo

GRUPPO D
Chelsea
Porto
Atletico Madrid
Apoel Nicosia

GRUPPO E
Liverpool
Olimpique Lione
Fiorentina
Debrecen

GRUPPO F
Barcellona
Inter
Dinamo Kiev
Rubin Kazan

GRUPPO G
Siviglia
Rangers Glasgow
Stoccarda
Urziceni

GRUPPO H
Arsenal
AZ Alkmaar
Olympiacos Pireo
Standard Liegi
Ultima Modifica 14 Anni 7 Mesi fa da DaemonGood.
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14 Anni 7 Mesi fa #2399 da DaemonGood
Risposta da DaemonGood al topic Re:JUVENTUS
28 agosto 2009
Si torna a pensare al campionato

Poche ore di “distrazione”, il tempo necessario per dedicarsi alla Champions League e alla conoscenza delle rivali da affrontare nella prima fase. Ma da stamattina la concentrazione di tutto il gruppo è tornata esclusivamente sul campionato e sull’imminente prossimo impegno.

La sfida casalinga contro il Bordeaux, match d’esordio dei bianconeri in Europa, è ancora molto lontana. Prima ci sono le due trasferte a Roma. Quella con i giallorossi è ormai alle porte e la prestazione della squadra di Spalletti in Europa League impone ancora più attenzione.

Il gruppo ha lavorato in mattinata a Vinovo. Seduta più leggera rispetto a quelle precedenti, con attività facoltative. Felipe Melo e Diego hanno seguito un programma specifico, ma le loro condizioni – come espresso anche dal bollettino medico diramato ieri – non destano preoccupazioni in vista della sfida di Roma. Salihamidzic ha lavorato in palestra e la sua eventuale disponibilità verrà valutata nel corso dell’ultimo allenamento in programma sabato mattina. Sicuri assenti Zebina e Sissoko.

Sabato altra seduta mattutina a Vinovo, seguita dalla conferenza stampa di Ciro Ferrara allo Juventus Media Center, con inizio alle 12.30 e diretta tv su Juventus Channel. Nel pomeriggio la partenza per la Capitale dove domenica, alle 18, si gioca il match valido per la 2ª giornata d’andata.
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14 Anni 7 Mesi fa #2429 da DaemonGood
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30 agosto 2009
Vola la Juve do Brasil

Una prova gagliarda, un gruppo solido e un campione straordinario: Diego Ribas da Cunha. Sono questi gli ingredienti della vittoria della Juventus all’Olimpico di Roma. Un successo che proietta i bianconeri al primo posto in classifica e che rappresenta una degna risposta alla vittoria dell’Inter nel derby.
Ferrara conferma la coppia d’attacco composta da Amauri e Iaquinta; Felipe Melo fa il suo esordio in bianconero, mentre Spalletti propone un 4-2-3-1 con Totti unica punta e la novità Julio Sergio in porta. L’atteggiamento dei bianconeri è subito aggressivo e già al 4’ Diego prova la conclusione da fuori area, ma il tiro viene deviato in angolo dalla difesa. Poco dopo bella iniziativa di Iaquinta che se ne va sulla sinistra e crossa bene, ma Amauri non ci arriva per un soffio.
La Roma bada soprattutto a difendersi e trovare spazi diventa difficile, ma i bianconeri con il passare dei minuti prendono campo. Al 22’ Juventus vicina al gol: punizione di Diego, stacco di Tiago e miracolo di Julio Sergio che devia in angolo. E’ il prologo del vantaggio, che arriva al 25’ grazie a un capolavoro di Diego. Il brasiliano prende palla a metà campo, resiste alla carica di Riise, entra in area e d’esterno batte Julio Cesar. 0-1. Il vantaggio non appaga i bianconeri che insistono: al 29’ Diego mette in mezzo dalla bandierina, la difesa libera sui piedi di Tiago che prova la battuta al volo, respinta. La Roma si vede poco in avanti, ma al trova il pareggio. Al 35’ Pizarro batte rapidamente una punizione sulla tre quarti appoggiando a De Rossi che da fuori area lascia partire un destro imparabile. 1-1. La Juventus reagisce, ma il colpo di testa di Amauri su cross di Diego viene deviato in angolo da Julio Sergio. L’attaccante non è fortunato: al 41’ riceve palla al limite e incrocia il destro, ma colpisce in pieno il palo. La Juve meriterebbe di chiudere in vantaggio il primo tempo, ma rischia anzi di andare sotto. In pieno recupero Totti si presenta da solo al limite dell’area e calcia a botta sicura, ma Buffon ha un riflesso straordinario e respinge. È l’ultima emozione del primo tempo.
La Roma inizia il secondo tempo con Tonetto al posto di Taddei. I primi minuti non offrono emozioni, ma al 10’ è Amauri a rendersi pericoloso. Prima con una conclusione di sinistro deviata in angolo da Julio Sergio, poi, sugli sviluppi del corner, di testa mette alto sopra la traversa. Poco dopo è Iaquinta a mettersi in mostra: l’attaccante in contropiede, entra in area, ma Burdisso recupera e mette in angolo. Al 16’ finisce la partita di Marchisio, costretto a uscire per un colpo subito al piede. Al suo posto Camoranesi. La Juve mantiene l’iniziativa. Al 22 De Ceglie crossa dalla sinistra, Amauri colpisce bene di testa, ma ancora una volta Julio Sergio respinge. Il portiere giallorosso non può nulla però un minuto dopo su Diego che riceve da Iaquinta, entra in area e di destro va in rete. 1-2.

La Roma prova a reagire e si rende pericolosa prima con Menez e poi con Vucinic, così Ferrara cambia: fuori De Ceglie e dentro Legrottaglie, con Chiellini che si sposta sull’esterno di sinistra. La partita è vivace: Tiago prova due volte la conclusione, ma senza fortuna, mentre dalla parte opposta è Totti a rendersi pericoloso al 33’ con un destro dalla distanza che colpisce il palo. Una manciata di minuti più tardi Diego tenta il tris con un tiro dal limite, ma Julio Sergio respinge. Al 40’ il brasiliano esce tra gli applausi e lascia il posto a Poulsen. La Roma tenta il tutto per tutto, Cerci, entrato al posto di Perrotta, è vivace sulla destra, ma è la Juve a passare ancora: al 48’ Felipe Melo prende palla in posizione centrale, parte in percussione e giunto al limite scarica un sinistro imparabile. È il gol che chiude la partita e fa volare la Juve do Brasil.

ROMA-JUVENTUS 1-3

MARCATORI: 25’ p.t. Diego, 35’ p.t. De Rossi, 23’ s.t. Diego, 48’ s.t. Felipe Melo

ROMA (4-2-3-1)
Julio Sergio; Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise (27’ s.t. Vucinic); De Rossi, Pizarro; Taddei (1’ s.t. Tonetto), Perrotta (36’ Cerci), Menez; Totti
A disposizione: Artur, Juan, Motta, Guberti.
Allenatore: Spalletti

JUVENTUS (4-3-1-2)
Buffon; Grygera, Cannavaro, Chiellini, De Ceglie (29’ Legrottaglie); Felipe Melo, Tiago, Marchisio (16’ s.t. Camoranesi); Diego (40’ Poulsen); Amauri, Iaquinta
A disposizione: Manninger, Del Piero, Trezeguet, Molinaro
Allenatore: Ferrara

AMMONITI: 15’ Tiago, 19’ De Rossi, 34’ Taddei, 44’ Marchisio, 36’ s.t. Grygera

ARBITRO: Rocchi
ASSISTENTI: Faverani, Ayroldi
QUARTO UFFICIALE: Tagliavento
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14 Anni 7 Mesi fa #2474 da DaemonGood
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31 agosto 2009
Fabio Grosso è un giocatore della Juventus

La Juventus ha perfezionato l’accordo con l’Olympique Lyonnais per l’acquisto a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive di Fabio Grosso, a fronte di un corrispettivo di 2 milioni di euro pagabili in tre rate annuali. Il valore di acquisto potrà incrementarsi di non più di un milione di euro al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della durata del contratto.

L’accordo è condizionato all’ottenimento del transfer internazionale in favore della Juventus entro martedì 1 settembre 2009. La Juventus ha sottoscritto con il calciatore un contratto triennale.

«L’acquisto di Fabio Grosso – ha dichiarato l’amministratore delegato Blanc – dà ulteriore qualità a una rosa già molto competitiva. L’esperienza internazionale e le doti di un campione del Mondo saranno sicuramente utili a una squadra impegnata su tre fronti. Ferrara avrà quindi a disposizione altre soluzioni tecniche e ritroverà un giocatore che ha avuto modo di apprezzare nella sua esperienza in Nazionale. Con questa operazione si chiude un mercato molto impegnativo per la Juventus, che ora è nelle migliori condizioni di concentrarsi al massimo sui propri obiettivi sportivi».

Fabio Grosso è, per tutti gli italiani l’uomo simbolo dei Mondiali di Germania. Suo è il gol contro i tedeschi che spiana la strada agli azzurri verso la finale di Berlino, come suo è il rigore decisivo che manda in estasi un’intera nazione. La carriera di Fabio Grosso nell’estate del 2006 ha toccato il suo punto più alto, ma non si esaurisce certo nella vittoria in Germania. Sul tetto del Mondo Grosso ci è arrivato dopo una lunga gavetta, che lo ha portato dagli esordi in C2 con il Chieti nel 1998, al Palermo, dove approda nel 2004 e conquista la Nazionale.

Dopo il Mondiale vissuto da eroe, il passaggio all’Inter dove rimane una stagione, prima di approdare al Lione, con cui in due anni colleziona cinquantadue presenze e due reti. Ora, nell’ultimo giorno utile di mercato, il passaggio alla Juventus e il ritorno nel campionato italiano, per esserne subito protagonista.
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14 Anni 7 Mesi fa #2507 da DaemonGood
Risposta da DaemonGood al topic Re:JUVENTUS
30 agosto 2009
Sette bianconeri convocati da Lippi

Sono sette i giocatori della Juventus convocati da Marcello Lippi per le due sfide contro Georgia e Bulgaria in programma rispettivamente sabato 5 settembre a Tblisi e mercoledì 9 a Torino.

Si tratta di Buffon, Cannavaro, Chiellini, Legrottaglie, Camoranesi, Marchisio e Iaquinta.
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14 Anni 7 Mesi fa #2541 da DaemonGood
Risposta da DaemonGood al topic Re:JUVENTUS



7 settembre 2009
Diego: «La Juve è un sogno»

«Per me fare parte della Juventus è un sogno diventato realtà. Spero che tutti insieme, giocatori e tifosi, faremo grandi cose». A parlare è Diego Ribas da Cunha, in un’intervista rilasciata alla rivista spagnola Don Balon. La su avventura in bianconero è cominciata nel miglior modo possibile e l’umore del fantasista è alle stelle, così come quello dei tifosi: « La verità è che non mi aspettavo tanto entusiasmo per il mio arrivo. Devo ammettere che si tratta di una sensazione molto piacevole. Adesso dovrò ripagare tutte queste dimostrazioni di affetto sul terreno di gioco. Spero che, a suon di gol e di buone prestazioni, i tifosi della Juventus possano essere soddisfatti di me».

Con il suo arrivo e quello di Felipe Melo, la Juve si è data una forte connotazione brasiliana: «Non c’è dubbio che, con il nostro arrivo, la Juve ha acquisito un potenziale molto maggiore di quello che aveva prima, ma anche senza la nostra presenza la rosa di questa squadra sarebbe stata molto competitiva. Io e Felipe Melo siamo giocatori che abbinano la fantasia con la tecnica, ma per i brasiliani è quasi un dato genetico. In più noi ci mettiamo la mentalità vincente».

Diego ha impressionato per la facilità con cui si è inserito nel calcio italiano, ma finora non ha avuto l’opportunità di giocare con Alessandro Del Piero e c’è grande curiosità di vederli insieme. «Per me è un grande onore giocare nella stessa squadra di Del Piero. Si tratta di un grande giocatore e sono sicuro che con lui sul campo mi troverò bene».

Il brasiliano è convinto delle potenzialità della Juventus e le aspettative dei tifosi sono elevate:
«È vero e lo si può sentire nell’aria. Bisogna tenere contro del fatto che la squadra ha investito molti soldi sul mercato, perciò è logico che si aspettino buoni risultati. Io personalmente sono abbastanza ambizioso da non accontentarmi semplicemente del campionato e della Coppa Italia. Aspiro a ottenere i più grandi successi con la mia nuova maglia e voglio avere un ruolo determinante nel nostro cammino in Champions».
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