Se qualcuno sapesse... Avrebbe paura di me.
MiRTi_ - Apr 8, PM
Se qualcuno mi conoscesse davvero, se sapesse di tutte le volte in cui piango e subito dopo inizio a ridere, di tutte le volte in cui penso alla morte e subito dopo mi riscopro incredibilmente attaccata alla vita, di tutte le volte in cui mi sento meravigliosamente semplice, di tutte le volte in cui mi sento semplicemente noiosa, di tutte le volte in cui mi sento sexy e poi brutta, ma brutta che non ci si può fare niente, di tutte le volte in cui “ma sì, vado bene così, la mia vita va bene così” e poi di tutte le volte in cui “non c’è niente che vada bene”, se qualcuno mi conoscesse davvero avrebbe paura di me. Se qualcuno andasse oltre il mascara e la matita di cui non so fare a meno, oltre alle mie collane colorate, ai miei orecchini vistosi, oltre i miei “va tutto bene”, oltre le mie gambe lunghe, se qualcuno andasse oltre avrebbe paura di me. Se qualcuno sapesse dei livelli di disperazione che so raggiungere una sera qualsiasi, una sera che sa di troppo vino, o di troppa birra, e se qualcuno sapesse dei motivi per cui sono ancora viva, che sono solo sciocchezze, che hanno a che fare con qualche parola e qualche immagine e qualche odore, se qualcuno sapesse che dormirei così tanto da rischiare la follia, che a volte non respiro, che a volte respiro così a fondo da contenere il mondo, che a volte mi sento così piccola, ma così piccola che mi stupisco di non essere ancora nella pancia di mia madre, e ancora, altre volte, mi sento così grande da stupirmi di essere sempre qui, in questo paesino di provincia a fingere che vada tutto bene, se qualcuno lo sapesse avrebbe paura di me. Se qualcuno mi vedesse mentre mi guardo allo specchio e mi dico che mi odio, e poi che sono stupenda, e poi che non sarò mai abbastanza bella, se qualcuno mi vedesse dentro quando parlo con chi non conosco, se qualcuno mi vedesse dentro quando da fuori-semplicemente-arrossisco, se qualcuno mi vedesse quando canto, quando cammino e c’è il sole e mi sembra di essere invincibile, quando poi inciampo e torno alla realtà, se qualcuno mi vedesse davvero avrebbe paura di me. Se qualcuno sapesse quanto bene sono capace di farmi e poi, allo stesso tempo, quanto male, se qualcuno sapesse quante manie ho, ‘che le pagine dei libri non le piego, e il cappuccino con lo zucchero non lo bevo, e non posso uscire se non sono truccata, e mentre parlo devo toccarmi le mani, e non so dire Ti amo né Ti voglio bene, e sono fredda, se qualcuno sapesse quanto so essere fredda avrebbe paura di me. Se qualcuno osservasse le mie mani per più di cinque minuti, se qualcuno si accorgesse che tremano, e che non sono mai ferme, mai, mai, mai, che volano ovunque senza la minima coordinazione, che sembrano nevrotiche, ho le mani nevrotiche, se qualcuno sapesse che ho le mani nevrotiche, e se sapesse che ogni volta che le muovo è perché ho paura, se qualcuno sapesse di tutte le volte in cui ho paura avrebbe paura di me. Se qualcuno sapesse quanto sono sensibile e quanto male può farmi un gesto troppo brusco, se qualcuno sapesse quanto male può farmi vedere qualcuno crollare. Se qualcuno sapesse.