BAMBU': TECNICA COLTURALE
I Bambù sono piante che possono essere allevate sia in vaso che in piena terra.
Se il Bambù viene allevato in casa, è preferibile non sistemarlo in pieno sole ma in un luogo molto luminoso della casa.
Considerando che i Bambù sono piante di origine tropicale quindi che richiedono un ambiente caldo ed umido, se allevate all'aperto, le foglie secche che cadono nel terreno è opportuno che non vengano del tutto eliminate in quanto costituiscono un ottimo pacciame che impedisce l'evaporazione dell'acqua dal terreno e decomponendosi, arricchiscono il terreno di sostanza organica. Le foglie secche inoltre, mantengono le radici fresche d'estate e calde d'inverno. Questo soprattutto nei climi dove le temperature invernali si abbassano sensibilmente ed il freddo può far gelare il terreno (l'acqua del terreno) rendendo l'assorbimento dell'acqua da parte delle radici impossibile tanto da poter arrivare, nei casi estremi, che la pianta muoia "di sete" e non di freddo. Se non amate il disordine che possono provocare le foglie accumulate nel terreno potete sistemare della paglia, che oltre ad avere un bell'effetto svolgerà la stessa funzione delle foglie secche.
Tenete sempre conto che ciò che è importante per una pianta sono le radici che vanno protette sempre e comunque. La parte aerea può anche deperire e seccarsi perchè c'è troppo vento o troppo freddo ma se le radici sono ben protette e sane, la pianta, alla ripresa vegetativa, ricrescerà.
Poichè alcune specie di Bambù sono molto invasive, come nel caso del Phyllostachys se si vuole evitare ogni anno di eliminare i fusti invadenti si può circoscrivere la zona di coltivazione dove si intende allevarle, facendo un divisorio in muratura nel terreno o mettendo una fascia di plastica per almeno 70 cm di profondità in modo da circoscrivere la zona. I rizomi potrebbere a quel punto tentare di scavalcare il divisorio ma in qual caso verrebbero alla luce e quindi possono essere agevolmente eliminati.
Il vento è un fattore importante nella coltivazione del Bambù in quanto se è forte, rovina le foglie perchè aumenta la traspirazione. In parte questo problema può essere evitato mantenendo il terreno umido e sufficientemente pacciamato vale a dire lasciando un buon strato di foglie o paglia o quant'altro possa evitare l'eccessiva evaporazione dell'acqua dal terreno.
ANNAFFIATURA
Dalla primavera e per tutta l'estate il Bambù va annaffiata abbondantemente ma senza lasciare ristagni idrici nel sottovaso. A partire dall'autunno, iniziate a diradare le irrigazioni ed effettuatele solo quanto basta per non fare seccare il terreno.
E' fondamentale per il Bambù un ottimo grado di umidità dell'ambiente che la circonda. Occorre pertanto nebulizzare frequantemente la chioma e disporre la pianta su un sottovaso pieno di ciottoli e poi riempirlo d'acqua facendo attenzione però che il fondo del vaso non sia immerso nell'acqua in quanto in questo modo il terreno si saturerebbe di acqua facendo marcire le radici. Questo sistema consente, quando fa caldo, di far evaporare l'acqua del sottovaso che di conseguenza inumidisce l'aria circostante. Ricordarsi di riempire il sottovaso ogni qualvolta l'acqua è evaporata.
Se il vostro Bamboo è coltivato all'aperto, al momento dell'impianto, abbiate cura di non metterlo in corrispondenza di depressioni del terreno dove potrebbe accumularsi sia l'acqua TIPO DI TERRENO - RINVASO
Il Bambù se allevato in vaso, si rinvasa ogni 1-2 anni, ad aprile-maggio.
La prima cosa da tenere presente è che il terreno che si utilizza deve avere come caratteristica primaria la possibilità di consentire un rapido sgrondo delle acque in eccesso e allo stesso tempo mantenere l'umidità per un certo numero di giorni.
Una miscela potrebbe essere così costituita: 5 parti di torba o fibre di cocco, 2 parti di terriccio normale, 1 parte di perlite o sabbia grossolana e 2 parti di corteccia di pino.
Un aspetto molto importante nella coltivazione del Bambùè la dimensione del vaso che oltre ad essere largo deve anche essere sufficientemente profondo da consentire all'apparato radicale di svilupparsi. Indicativamente per i bambù nani occorre garantire una profondità di almeno 35-40 cm; per quelli medi 70-80 cm per quelli più grandi di almeno 80-100 cm.
Personalmente consiglio sempre di usare dei vasi di terracotta anche se per questa pianta molti optano per i vasi di plastica (meno costosi e più fori di drenaggio). Ritengo che quelli di terracotta consentono alla terra di respirare e se il foro di drenaggio è stato sistemato in modo da garantire un buon scolo delle acque, bè, direi che è perfetto.
Se la pianta di Bamboo viene piantata all'aperto ed avete a che fare con un terreno argilloso, assicuratevi prima dell'impianto di fare uno scavo profondo e di mescolare della sostanza organica e della sabbia (circa il 30%) per migliorare il drenaggio. Inoltre scegliete una collocazione che non sia nelle valli o negli affossamenti che creerebbero dei pericolosi ristagni idrici.
piovana che l'acqua di irrigazioneCONCIMAZIONE
Dalla primavera e per tutta l'estate il Bambù si concima una volta la mese con un concime liquido da diluire nell'acqua di irrigazione.
Per gli altri periodi le concimazioni vanno sospese.
Per assicurare ai vostri Bambù un'ottima crescita somministrate un concime che contenga Azoto, Fosforo e Potassio (macroelementi) nella misura di 10:5:5 assicurandovi però che il fertilizzante che usate contenga sempre anche i "microelementi" quali il Magnesio (Mg), il Ferro (Fe), il Manganese (Mn), il Rame (Cu), lo Zinco (Zn), il Boro (

, il Molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita della pianta.
FIORITURA
Nei climi mediterranei e soprattutto se la pianta di Bambùè allevata in vaso è estremamente raro che fiorisca.
Nei suoi ambienti naturali inoltre il Bambù non fiorisce tutti gli anni ma ad intervalli variabili che possono essere ogni 10, 20 .... 100 anni (molto indicativamente) con il rischio che la pianta muoia dopo la fioritura.
Ma se il vostro Bambù dovesse fiorire e non volete correre il rischio che la pianta muoia (per i motivi espressi in premessa) ho letto che alcune persone hanno adottato con successo la tecnica di recidere, non appena si formano, i culmi fiorali e subito dopo concimare. Pare che questo interrompa in qualche modo il segnale chimico che induce la pianta a fiorire.
POTATURA
La potatura va effettuata quando i nuovi germogli hanno terminato la loro crescita e quando iniziano a svilupparsi le nuove foglie. E' probabile che debba essere fatta in più riprese in quanto non tutti i germogli crescono contemporaneamente per cui, via via che si presentano, si provvede al taglio.
I Bambù nani, crescono più rigogliosi e compatti se vengono potati ogni anno, alla fine dell'inverno praticamente rasoterra.
Anche nel caso della potatura non mi stancherò mai di ripeterlo: sterilizzare, possibilmente alla fiamma, le cesoie che utilizzate per tagliare soprattutto quando passate da una pianta ad un'altra.
PARASSITI E MALATTIE
I Bambù non sono piante particolarmente soggetti a malattie.
Molto spesso, in primavera e d'estate, quando vediamo che la pianta sta perdendo le foglie pensiamo che stia male in quanto, nei nostri climi, siamo abituati a vedere la perdita delle foglie in autunno. Niente di più sbagliato. Per il Bambù dobbiamo ricordarci che rinnova il proprio apparato fogliare proprio tra la primavera e l'inizio dell'estate per cui è proprio nel periodo in cui siamo soliti vedere crescere le foglie che le vediamo seccarsi e cadere. In ogni caso se abbiamo ancora un attimo di pazienza vedremo che con grande rapidità quelle vecchie saranno sostituite da nuove per cui i culmi di fatto non restano mai spogli del tutto (succede solo in pochissime specie).
In ogni caso le patologie che si possono riscontrare sono le seguenti:
La pianta perde le foglie al di fuori della primavera - inizio estate
Se accade questo occorre verificare lo stato delle radici e del terreno perchè molto probabilmente si tratta di eccessive irrigazioni che hanno reso il terreno asfittico e quindi hanno creato a livello radicale una totale mancanza d'aria.
Rimedi: se la situazione è appena all'inizio ed intervenite subito, lavorando il terreno e lasciandolo asciugare, la pianta si può anche salvare ma se si arriva troppo tardi, non c'è più nulla da fare.
Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie
Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in presenza di Cocciniglia ed in particolare della Cocciniglia bruna. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto al lato. Sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.
Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande ed in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.
Macchie sulla pagina inferiore delle foglie
Macchie sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in presenza di Cocciniglia ed in particolare della Cocciniglia farinosa. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto al lato. Sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.
Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande ed in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le piante più grandi e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.
Foglie che iniziano ad ingiallire, appaiono macchiettate di giallo e marrone
Se le foglie iniziano ad ingiallire e successivamente a queste manifestazioni si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probalbilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso.
Rimedi: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se la pianta non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.
Presenza di piccoli animaletti biancastri sulla pianta
Se notate dei piccoli insettini mobili di colore bianco-giallastro-verdastri siete quasi sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati "pidocchi". Osservateli con una lente di ingrandimento e confrontateli con la foto a lato, sono inconfondibili, non ci si può sbagliare.
Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista.
PROPRIETA' TERAPEUTICHE
Alcune specie di Bambù, quale in Bambusa vulgaris vengono utilizzate nell'industria cosmetica per la fabbricazione di creme e lozioni. La sua linfa contiene infatti amminoacidi, vitamine e numerosi sali minerali tra i quali il Silicio. Per le sue caratteristiche è pertanto usato come emolliente, rinfrescante e tonificante della pelle inoltre migliora la resistenza dei capelli e svolge un'azione protettiva nei confronti degli agenti esterni
CURIOSITA'
Il Bambùè la pianta dai mille usi. Infatti oltre ad essere una pianta di incredibile bellezza, trova numerosissimi utilizzi: come alimento umano (soprattutto nella cucina asiatica) e animale; come materiale da costruzione; per la produzione di carta, tessuti, parquet (grazie al fatto che le fibre di Bambù sono molto lunghe).
Se desiderate lanciarvi nella realizzazione di oggetti con il Bambù che state allevando il periodo migliore per tagliarlo e poi utilizzarlo è sicuramente l'inverno (e molti sostengono con la luna calante) questo perchè c'è una minore quantità di linfa in circolazione e quindi si conserverà meglio oltre che essere meno appetibili dagli insetti quali ad esempio i tarli che potrebbero in futuro prendere di mira i vostri manufatti