“Lettere a Giulietta”, di Gary Winick

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13 Anni 11 Mesi fa #6259 da LaDea
Nonostante l’ambientazione del film si divida tra Verona e Siena – e nonostante la parte in Toscana sia quella più consistente – il tema dell’amore eterno è così legato alla tragedia di “Romeo e Giulietta” da rendere Verona la cornice perfetta per la prima del film. Peccato che la pellicola sia solo l’ennesima commediola romantica hollywoodiana, scritta, diretta e interpretata con il pilota automatico.
La sceneggiatura – scritta a quattro mani da Jose Rivera e Tim Sullivan – è una summa dei cliché da romantic comedy e racconta con ben poco trasporto le vicende di due fidanzati (Amanda Seyfried e Gael Garcia Bernal) che da New York giungono a Verona per scopi diversi: lei per scrivere un articolo per il New Yorker, lui per apprendere i segreti dell’arte culinaria italiana e aprire il suo ristorante. Così, mentre lui si perde tra formaggi e vini prelibati, lei trova una lettera indirizzata negli anni ’50 a Giulietta, nella quale una ragazza inglese piange il suo innamorato italiano che non rivedrà mai più. Decide così di rispondere alla lettera e dopo un solo giorno – miracolo delle poste italiane! – l’innamorata ormai anziana (Vanessa Redgrave) arriva da Londra con l’aitante nipote (Chris Egan). Il trio parte così per un viaggio verso Siena – ma sì, tanto al fidanzato Gael che gliene frega – alla ricerca dell’amante perduto, che si manifesterà per puro caso nel bel mezzo della campagna toscana nella persona di Franco Nero, il quale entra giustamente in scena a cavallo.
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